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Come ci si accorge di aver raggiunto il risultato desiderato?

Potrebbe essere una domanda banale, per qualcuno fuori luogo. Eppure capita spesso di non accorgerci che ciò che volevamo lo abbiamo già conseguito o che pensiamo di aver finalmente ottenuto un risultato per poi accorgerci che in effetti “ci manca ancora qualcosa”.

Mi è capitato diverse volte di vedere un corridore arrivare sulla linea del traguardo con le braccia alzate in segno di vittoria poco prima che qualcuno lo informasse che mancava ancora un giro; al contrario, un altro che continuava a correre quando la gara era finita.

La percezione di aver raggiunto il risultato è legata alla definizione precisa di quale sia il risultato che vogliamo veramente raggiungere. Voglio guadagnare di più, voglio dimagrire, voglio riposare… Quanto voglio guadagnare di più per avere la percezione che sto guadagnando di più? Mi basta 1€, 100€ al giorno, 50.000€ all’anno? Quanti chili devo perdere per sapere che sto dimagrendo? Tre etti in un mese? Due chili in due settimane? E poi? Quante ore devo riposare per sentirmi riposato? E bastano quelle ore? Cambia la qualità del riposo e con lei la percezione di quanto mi senta riposato? E se il risultato fosse “voglio essere felice”?

Può capitare che le nostre energie siano impegnate in maniera poco efficace proprio perché utilizzate per raggiungere un risultato “indeterminato”?

In tante sessioni di coaching mi è capitato di lavorare sugli obiettivi personali per trasformarli in risultati e la sorpresa, piacevole e potenziante, che leggo nelle persone che finalmente riescono a comprendere da cosa nasce la propria insoddisfazione nell’ottenere risultati e percepirli insoddisfacenti, è la mia personale percezione del successo. Con il Coaching si può!

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